Capita che certe passioni ne richiamino altre, in un infinito ed imprevedibile gioco di rimandi. Sapete già da altri post della mia passione per la radiofonia, che in quest'ultimo periodo mi vede spesso dalla parte del microfono e che mi ha portato a scoprire emittenti di cui non sospettavo minimamente l'esistenza, o di cui conoscevo a malapena il nome. Sto parlando della RAI del Friuli Venezia Giulia e di Radio Capodistria. Ma andiamo con ordine.
Qualche anno fa, era il marzo 2004, ebbe luogo una sorta di rivoluzione nelle trasmissioni radiofoniche della RAI nel Veneto. Fu spento il canale sui 1368 KHz (Radio Tre), mentre al primo veniva riservata unicamente la frequenza di 936 KHz (fino a poco tempo prima, a Venezia almeno, si ascoltava pure sui 657 KHz).
Contestualmente a questo cambiamento, sono cambiati anche i palinsesti di Radio Uno nel Veneto: il programma L'ora della Venezia Giulia, prima trasmesso su 1368 KHz, passava appunto sulla frequenza di 936 KHz.
Ricordo con un certo divertimento lo stupore che provai allorquando, aspettandomi il Gr1 delle 15:30, sentii la gioiosa e un po' "sgangherata" sigla dell'Ora della Venezia Giulia. Subito mi colpì la qualità del programma, con un notiziario a spiccato carattere internazionale e uno spazio musicale, Sconfinamenti, con moltissimi approfondimenti ed interviste ai protagonisti della scena concertistica e discografica italiana.
Giocando un po' con il sintonizzatore in soggiorno, ho più tardi scoperto che a Venezia si riesce a prendere abbastanza bene un altro segnale di Radio Uno RAI, quello specifico per il Friuli Venezia Giulia (819 KHz). La sorpresa era relativa, altre volte ho ascoltato trasmissioni RAI per altre regioni (Emilia-Romagna, Marche e talvolta Lazio). La programmazione di Radio Uno per il Friuli, però, non si limita solamente ai consueti gazzettini regionali, ma propone in varie fasce orarie una programmazione decisamente d'essai: radiodrammi, approfondimenti di attualità, trasmissioni in dialetto, perfino un ciclo di puntate sulla storia della canzone triestina. Tutto questo mi riporta, in un continuo viavai di analogie e immagini suggeritemi dalla radio, alle sere passate con gli amici friulani a Casarsa o a Codroipo, piuttosto che alle gite transfrontaliere in giornata (che belle le capatine in Carinzia!), ai pranzi con i parenti a Cervignano o ad una gita a Trieste oramai lontana nel tempo.
Lo stesso "richiamo della foresta" mi lega a Radio Koper (Radio Capodistria), emittente slovena in lingua italiana.
Radio Capodistria è una stazione oramai ultrasessantenne con una connotazione complessivamente simile a quella della RAI friulana: molte notizie e trasmissioni di attualità, con grande attenzione a minoranze etniche (italiani in Istria e non solo) e politica nei Balcani e nella Mitteleuropa, oltre a tanta musica di qualità (classica, jazz, prog rock, canzone d'autore) e ad approfondimenti culturali di vario tipo. Fino a pochi anni fa, essa viveva nei racconti dei nonni, che parlavano di quella radio sempre con quel pizzico di nostalgia per non poterla più ascoltare, perché chi la trova più sulla radio a transistor (ad una certa età si ha poca voglia di cominciare ad ascoltare in webcast o di cercarsi un buon sintonizzatore).
E' evidentemente destino che nelle fredde giornate invernali si riscoprano, a forza di stare a casa, cose che si credevano dimenticate o che durante l'anno si è dovuto accantonare. E' successo così con Radio Vanessa e la stessa cosa mi è capitata recentemente con Radio Capodistria. Se quella però mi lega al mio insopprimibile "kernel veneziano" (v. post), questa, così come la RAI del Friuli, mi fa sentire con grande forza ciò che mi lega al Friuli e me ne fa sempre sentire un po' la mancanza, in una sorta di Sehnsucht che trovo (stranamente e paradossalmente) appagante.
Ognuno ha la sua madeleine: la mia è la radio, che come nessun'altra cosa sa farmi viaggiare con la mente. Lo fa ancora più dei libri e della pipa. Anche la musica mi fa librare in arditi voli d'immaginazione, ma mi porta su altre sfere più "alte" che non so, né voglio, descrivere a parole. La radio, invece, ha un potere evocativo che mi spinge anche verso il passato e verso ricordi apparentemente insignificanti ma molto piacevoli.
Chissà perché, poi: non vado alla ricerca di un motivo per questa cosa. Semplicemente, pipa alla mano, mi siedo in divano e mi rilasso, ascoltando le mie affezionate radio e lasciandomi trasportare dai ricordi.
Qualche anno fa, era il marzo 2004, ebbe luogo una sorta di rivoluzione nelle trasmissioni radiofoniche della RAI nel Veneto. Fu spento il canale sui 1368 KHz (Radio Tre), mentre al primo veniva riservata unicamente la frequenza di 936 KHz (fino a poco tempo prima, a Venezia almeno, si ascoltava pure sui 657 KHz).
Contestualmente a questo cambiamento, sono cambiati anche i palinsesti di Radio Uno nel Veneto: il programma L'ora della Venezia Giulia, prima trasmesso su 1368 KHz, passava appunto sulla frequenza di 936 KHz.
Ricordo con un certo divertimento lo stupore che provai allorquando, aspettandomi il Gr1 delle 15:30, sentii la gioiosa e un po' "sgangherata" sigla dell'Ora della Venezia Giulia. Subito mi colpì la qualità del programma, con un notiziario a spiccato carattere internazionale e uno spazio musicale, Sconfinamenti, con moltissimi approfondimenti ed interviste ai protagonisti della scena concertistica e discografica italiana.
Giocando un po' con il sintonizzatore in soggiorno, ho più tardi scoperto che a Venezia si riesce a prendere abbastanza bene un altro segnale di Radio Uno RAI, quello specifico per il Friuli Venezia Giulia (819 KHz). La sorpresa era relativa, altre volte ho ascoltato trasmissioni RAI per altre regioni (Emilia-Romagna, Marche e talvolta Lazio). La programmazione di Radio Uno per il Friuli, però, non si limita solamente ai consueti gazzettini regionali, ma propone in varie fasce orarie una programmazione decisamente d'essai: radiodrammi, approfondimenti di attualità, trasmissioni in dialetto, perfino un ciclo di puntate sulla storia della canzone triestina. Tutto questo mi riporta, in un continuo viavai di analogie e immagini suggeritemi dalla radio, alle sere passate con gli amici friulani a Casarsa o a Codroipo, piuttosto che alle gite transfrontaliere in giornata (che belle le capatine in Carinzia!), ai pranzi con i parenti a Cervignano o ad una gita a Trieste oramai lontana nel tempo.
Lo stesso "richiamo della foresta" mi lega a Radio Koper (Radio Capodistria), emittente slovena in lingua italiana.
Radio Capodistria è una stazione oramai ultrasessantenne con una connotazione complessivamente simile a quella della RAI friulana: molte notizie e trasmissioni di attualità, con grande attenzione a minoranze etniche (italiani in Istria e non solo) e politica nei Balcani e nella Mitteleuropa, oltre a tanta musica di qualità (classica, jazz, prog rock, canzone d'autore) e ad approfondimenti culturali di vario tipo. Fino a pochi anni fa, essa viveva nei racconti dei nonni, che parlavano di quella radio sempre con quel pizzico di nostalgia per non poterla più ascoltare, perché chi la trova più sulla radio a transistor (ad una certa età si ha poca voglia di cominciare ad ascoltare in webcast o di cercarsi un buon sintonizzatore).
E' evidentemente destino che nelle fredde giornate invernali si riscoprano, a forza di stare a casa, cose che si credevano dimenticate o che durante l'anno si è dovuto accantonare. E' successo così con Radio Vanessa e la stessa cosa mi è capitata recentemente con Radio Capodistria. Se quella però mi lega al mio insopprimibile "kernel veneziano" (v. post), questa, così come la RAI del Friuli, mi fa sentire con grande forza ciò che mi lega al Friuli e me ne fa sempre sentire un po' la mancanza, in una sorta di Sehnsucht che trovo (stranamente e paradossalmente) appagante.
Ognuno ha la sua madeleine: la mia è la radio, che come nessun'altra cosa sa farmi viaggiare con la mente. Lo fa ancora più dei libri e della pipa. Anche la musica mi fa librare in arditi voli d'immaginazione, ma mi porta su altre sfere più "alte" che non so, né voglio, descrivere a parole. La radio, invece, ha un potere evocativo che mi spinge anche verso il passato e verso ricordi apparentemente insignificanti ma molto piacevoli.
Chissà perché, poi: non vado alla ricerca di un motivo per questa cosa. Semplicemente, pipa alla mano, mi siedo in divano e mi rilasso, ascoltando le mie affezionate radio e lasciandomi trasportare dai ricordi.
Caro Tonno,
RispondiEliminacosa dire…complimenti per i tuoi gusti! Anche a me piace molto girare per il Friuli Venezia Giulia ed ascoltare la radio. Soprattutto siamo due ascoltatori di “Sconfinamenti”!
Lo seguo dagli anni’90 quando lo conduceva quotidianamente la Sig.ra Bianca Stella Zanini , una voce storica del programma, e si chiamava “Voci e Volti dell’Istria”. Ricordo interviste ad esuli istriani, politici dell’ex-jugoslavia, storici, professori, semplici cittadini, l’attualità dell’area balcanica sempre ben dettagliata e poi le tante denunce per i diritti della comunità italiana di Slovenia e Croazia. Interventi fatti sempre con intelligenza ,cercando di costruire un ponte tra le persone e non muri. Tanti viaggi sulle strade dei Balcani e del Friuli Venezia Giulia, dell’Istria che ancora continuano il sabato, unico giorno che posso ascoltare la radio.
Nel 2004 in seguito al cambio delle frequenze avevo temuto il peggio e cioè che non si riuscisse più ad ascoltarla nel Veneto (sono di Padova). Il segnale e peggiorato ma con la mia radiolina a transistor , vecchia, ma sempre efficiente con la sua antenna telescopica, riesco ancora a sentirla con qualche fruscio di sottofondo che la fa sembrare una trasmissione di epoche lontane.
Solo con la radio si fanno questi viaggi, in cui il mondo ti scorre davanti anche se sei fermo.
Radio Capodistria fa un bel radiogiornale ed anche il canale tv non è male. Ha molte rubriche artigianali ma interessanti ed un orizzonte internazionale.
Saluti, e vista tanta comunanza di interessi non posso che iscrivermi al tuo blog.
p.s: sapevi che il le scatolette del tonno che fuma venivano prodotte fino a poco tempo fa in Friuli, a Marano Lagunare?
Ciao Zatopek! Grazie per il tuo intervento! Non sapevo di... essere prodotto proprio in Friuli! (davvero, questa curiosità mi mancava).
RispondiEliminaMi fa piacere non essere l'unico che ascolta "Sconfinamenti". Tu per caso ascolti anche "Radio ad occhi aperti" sulla frequenza regionale per il FVG, cioè sugli 819 KHz? Se si, che te ne pare?
Buona giornata e grazie di nuovo per la tua risposta!
Ciao Tonno, torno sul tuo bel blog.
RispondiEliminaNo radio ad occhi aperti non la conosco, forse è al mattino? So che ci sono altri programmi oltre all'Ora della Venezia Giulia... il fatto è che lavoro e quindi non posso ascoltare molto, ma ogni minuto che posso mi metto sulla radio, ora ho pure recuperato una cuffia!
Sai cosa devo scoprire?Un software per ascoltare la radio, frequenza AM dal pc.Ne conosci??
Ciao
Ciao Tonno, ho appena letto bene di Radio Vanessa, bella radio vecchio stile, come il suo simbolo!
RispondiEliminaSto continuando le ricerche per l'ascolto della frequenza Am dal pc...per ora nulla ma non mi arrendo, nel frattempo mi sono portato in ufficio la mia fedelissima Irradio a transistor, con la sua antenna metallica e telescopica prende bene dappertutto!
Ti segnalo il portale Italradio, dove si possono ascoltare trasmissioni in italiano da paesi esteri. Ciao
Gent.mo Leonardo,
RispondiEliminaad un mitteleuropeo come te non può mancare l'ascolto di Radio Pola:
http://www.hrt.hr/streamf/PULA (ma anche su satellite)
Tutti i giorni dalle 16,30 alle 17,00 c'è il programma per la comunità
"italiana" (in realtà, istroveneta).
Alla domenica, poi, c'è l'immancabile "Ciacolada drio l'arena" con Giovanin
e Toni Mandracer.
Al caporedattore Valmer Cusma si dovrebbe erigere una statua !
A completamento, ci sarebbe anche Radio Fiume alle ore 16,00 (http://www.hrt.hr/streamf/RIJEKA o 1134 kHz), ma l'emittente
di Pola è ineguagliabile.
Buon ascolto
Ezio Toffano
Montebelluna (TV)
Caro Ezio, ringrazio moltissimo per la preziosa segnalazione. Non mancherò di ascoltare queste emittenti, sono curioso. A presto e grazie ancora!
RispondiEliminaLeonardo