Di sigari non scrivo da qualche tempo, da quando cioè accennai al mio fugace incontro con i Romeo y Julieta. Di qualsiasi cosa parlassi, una costante dei miei post sui sigari era che con il Toscano proprio non ce la facevo ad andare d'accordo. Vuoi per un motivo, vuoi per un altro, buona parte dei miei incontri con gli "storti" era stata un fiasco assoluto. La lingua batte dove il dente duole, lo "stortignaccolo" era una vera e propria spina nel fianco. Credevo si trattasse di un trend destinato a rimanere immutato: sbagliavo clamorosamente. perché ultimamente, complice anche la mancanza di tempo, pazienza e voglia di accendermi la pipa, ho rivalutato il Toscano e, se non è diventato amore, è quantomeno rispetto reciproco.
Bravo Tonno, dirà qualcuno di voi, lo sapevo che ci saresti arrivato... chi disprezza compra. Io però le mie ragioni per disprezzare il Toscano le avevo, eccome se le avevo. Tutte erano più o meno riconducibili al comun denominatore della forza della fumata. Niente niente che non hai lo stomaco pieno, il Toscano ti ammazza e pure a stomaco pieno passa senza tante smancerie e ti fa girare la testa: eventi che ho avuto modo di verificare ampiamente. Però molto dipende da come si fuma lo "storto", perché a leggere alcune voci sul web il Toscano si fuma solo e rigorosamente alla maremmana, cioè intero, altrimenti non stai più fumando un sigaro.
A suo tempo ero rimasto alquanto colpito dalla perentorietà di simili affermazioni e, nella mia inesperienza più totale, avevo cercato di adeguarmici: una causa persa, che mi è costata molte pastiglie di Anacidol e più di qualche attacco di nausea. Poi, improvvisamente, mi è sovvenuto che oltre alle voci puriste, fautrici del fumo "integrale" del Toscano, se ne sentivano molte altre che dicevano che il Toscano si può fumare si alla maremmana, ma forse si apprezza meglio ammezzato così non picchia sullo stomaco. No, tuonavano altri, il Toscano ammezzato è più forte del maremmano. Ma come fa, mi chiesi, un sigaro di otto centimetri ad essere più difficile da tollerare di un missile da sedici? E poi, perché mai un sigaro tagliato a metà dovrebbe soffrire di una sorta di peccato originale che lo rende indegno di fronte ai fratelli rimasti interi? Mi si è illuminata una lampadina e ho deciso di tagliare la testa al toro, o meglio, al Toscano.
Meno male che ho avuto questo lampo di genio e mi sono convinto a fumare qualche Toscano ammezzato, perché ho cominciato ad apprezzare un sigaro come il Classico (che non sarà il massimo dell'eleganza, ma ha una "fisionomia" che si impone senza ricorrere alla forza bruta e si fa apprezzare), a percepire la velleitarietà del Garibaldi (che sembra promettere fuoco e fiamme ma non è chissà che), a capire veramente perché dell'Antico si parla così bene.
Non solo, ma mi sono anche convinto che ad ammezzare i Toscani la mia dignità di fumatore certo non ne perdeva, a differenza di quanto si poteva dedurre leggendo gli assiomi dei pipaclub di pixel... ma poi, bisogna proprio postulare, in modo più o meno esplicito, una dignità del fumatore? Che bisogno c'è di ridursi ad inutili settarismi per cui chi non fuma come dico io non è degno di esistere? Non sono certo di quelli che dicono che la pipa (con i suoi parenti) è la metafora della pace, però, per quel poco che ne so, non è nemmeno quella dell'odio. E allora, perché farsi il sangue inutilmente amaro? Fumiamo in pace e sentiamoci liberi di seguire i percorsi che più ci piacciono, senza farci influenzare dalle mode che, qua e là, pochi dettano e molti ripetono passivamente. Forse ne guadagneremo in conoscenza, sicuramente ne guadagneremo in buon umore.
Bel post,
RispondiEliminami trovo d'accordo con i tuoi pensieri. Personalmente prediligo l' "Antico", compagno fisso delle mie fumate, l lquale alterno altri "fratelli" del Toscano, e di tanto in tanto provo vari "extracomunitari" dominicani o cubani, tanto per ritornare poi verso il mio prediletto.
La fumata integrale, o alla "maremmana", mi riesce solo in rari momenti, subordinati a tempo libero e tranquillità (merce rara di questi tempi..), ma la mia fumata quotidiana è fatta di Antico amezzato o Garibaldi amezzato (per questione economiche comprato intero e poi decapitato). Questo ultimo lo ritengo più propenso ad essere gustato a metà con non gli altri suoi fratelli..
Questi sono miei personali gusti, posso accettare consigli da parte di esperti (reali o millantatori, di cui questi ultimi la rete è piena), posso provare le loro "dritte", ma detesto la boriosità di chi etichetta altri utenti come folli se non seguono il loro pensiero..
Sperimenta quello che vuoi, gustati come vuoi i tuoi tabacchi: in un mondo di pregiudizi e dictat della moda, lasciatemi almeno la libertà di scegliere come rendere cenere i miei tabacchi.
Caro Tonno,
RispondiEliminaanch'io, ormai da un po', non reggo più i Talebani del fumo corretto. Il fumo è un piacere, perciò fai come meglio credi. Il toscano intero non lo reggo per cui anch'io lo taglio. A stomaco vuoto manco a parlarne.
Visto il mio stomachino non disprezzo una versione "light": interpretazione svizzera del Toscano, prodotta da La Nazionale (confezione rossa, quella verde non mi sembra valida). Non è fatto con foglie arrotolate, ma con foglie sbriciolate avvolte da una o due foglie. Penso li facciano con gli scarti.
Io comunque li reggo anche a stomaco vuoto e il gusto non è male. Se ne hai l'occasione provali (una scatola da 5 costa circa 2,5 euro...)
Bello questo post segnalato sulla pagina di FB Fumo Italiano (http://www.facebook.com/pages/Fumoitaliano/121580524528492) Io non sono un talebano e pur considerandomi un fumatore di Toscani, spesse volte ho trovato difficoltà a fumarlo alla maremmana ... non solo bruciori, ma vampate di calore, capogiri, ... come fossi un novizo del fumo. Poi lo sposalizio con l'humidor ed è stato l'inizio di una nuova stagione di esperienze. Purtroppo è un piacere che si riesce a godere difficilmente per il tempo che richiede ... e allora ben venga ammezzare il sigaro.
RispondiEliminaRingrazio molto per la segnalazione! È bello vedere che questo post trova d'accordo diverse persone.
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