Tutti sanno che il catalogo Laterza ha da sempre un'offerta interessante. E' però recentissima la comparsa di una nuova collana espressamente dedicata alla storia della letteratura e del pensiero tedeschi.
La scelta di Laterza è molto indovinata, dato che manuali abbastanza sintetici e chiari sull'argomento non sono facilmente reperibili sul mercato. O magari si trovano, ma sono pubblicati da qualche editore minore che non riesce a distribuire nella propria città o nell'ateneo più vicino, figuriamoci nel resto d'Italia. In ogni caso la soluzione principale è sempre stata una: rispolverare i vecchi volumi della monumentale Storia della letteratura tedesca di Mittner... e prepararsi a una lettura non agevole.
I nomi coinvolti nella nuova collana Laterza non sono di secondo piano: basti pensare a Maurizio Pirro, ricercatore dell'università di Bari di cui il Tonno che fuma ha già parlato, ad Anna Chiarloni (ordinario di letteratura tedesca a Torino, cui non sarò mai abbastanza grato per una chiara e lineare monografia su Christa Wolf, pubblicata nel 1988 dalla sconosciuta Tirrenia Stampatori), a Michele Cometa (tra le altre cose, traduttore e autore dell'apparato critico dell'edizione Marsilio di Beim Vetters Eckfenster - La finestra ad Tra una cosa e l'altra ho acquistato solamente il volume sulla Poesia tedesca del novecento.
Il testo, curato dalla stessa Chiarloni, si distingue per un'argomentazione lineare che non cade mai nella banalità e per un linguaggio complessivamente scorrevole seppur con leggere (e fisiologiche) oscillazioni nelle varie parti del libro, dal momento che ogni capitolo è stato scritto da una persona diversa. Nella fattispecie, il capitolo sugli anni di Guglielmo II è stato scritto da Maurizio Pirro, quello sul periodo tra le due guerre da Walter Busch (ordinario di letteratura tedesca a Verona), mentre i due ultimi capitoli (1945-1968 e dagli anni '70 ad oggi) sono stati stesi rispettivamente da Luigi Reitani (ordinario di letteratura tedesca a Udine, traduttore dell'edizione Meridiani di Hoelderlin) e da Anna Chiarloni.
Aspetto di acquistare il volume sul teatro tedesco del novecento, curato da Teodoro Scamardì, e quello sul pensiero tedesco tra il settecento e l'ottocento, di cui invece si è occupato Michele Cometa. E, con grande trepidazione, attendo l'uscita dei volumi sulla prosa del novecento (cur. A. Gargano) e sulla letteratura tedesca dell'ottocento (cur. D. Mugnolo)... non si sa mai che riesca a regalarmeli già a Natale!
La scelta di Laterza è molto indovinata, dato che manuali abbastanza sintetici e chiari sull'argomento non sono facilmente reperibili sul mercato. O magari si trovano, ma sono pubblicati da qualche editore minore che non riesce a distribuire nella propria città o nell'ateneo più vicino, figuriamoci nel resto d'Italia. In ogni caso la soluzione principale è sempre stata una: rispolverare i vecchi volumi della monumentale Storia della letteratura tedesca di Mittner... e prepararsi a una lettura non agevole.
I nomi coinvolti nella nuova collana Laterza non sono di secondo piano: basti pensare a Maurizio Pirro, ricercatore dell'università di Bari di cui il Tonno che fuma ha già parlato, ad Anna Chiarloni (ordinario di letteratura tedesca a Torino, cui non sarò mai abbastanza grato per una chiara e lineare monografia su Christa Wolf, pubblicata nel 1988 dalla sconosciuta Tirrenia Stampatori), a Michele Cometa (tra le altre cose, traduttore e autore dell'apparato critico dell'edizione Marsilio di Beim Vetters Eckfenster - La finestra ad Tra una cosa e l'altra ho acquistato solamente il volume sulla Poesia tedesca del novecento.
Il testo, curato dalla stessa Chiarloni, si distingue per un'argomentazione lineare che non cade mai nella banalità e per un linguaggio complessivamente scorrevole seppur con leggere (e fisiologiche) oscillazioni nelle varie parti del libro, dal momento che ogni capitolo è stato scritto da una persona diversa. Nella fattispecie, il capitolo sugli anni di Guglielmo II è stato scritto da Maurizio Pirro, quello sul periodo tra le due guerre da Walter Busch (ordinario di letteratura tedesca a Verona), mentre i due ultimi capitoli (1945-1968 e dagli anni '70 ad oggi) sono stati stesi rispettivamente da Luigi Reitani (ordinario di letteratura tedesca a Udine, traduttore dell'edizione Meridiani di Hoelderlin) e da Anna Chiarloni.
Aspetto di acquistare il volume sul teatro tedesco del novecento, curato da Teodoro Scamardì, e quello sul pensiero tedesco tra il settecento e l'ottocento, di cui invece si è occupato Michele Cometa. E, con grande trepidazione, attendo l'uscita dei volumi sulla prosa del novecento (cur. A. Gargano) e sulla letteratura tedesca dell'ottocento (cur. D. Mugnolo)... non si sa mai che riesca a regalarmeli già a Natale!