giovedì 15 ottobre 2009

Maurizio Pirro - Ex Oriente Picaro


Il mercato editoriale italiano propone pochi saggi dedicati all'opera di Günter Grass, uno dei maggiori scrittori tedeschi viventi: meritano però una menzione particolare, oltre ad una breve quanto interessante monografia di Giorgio Schiavoni del 1980 (ahimè di difficile reperibilità), i testi contenuti nella raccolta "Ex-Oriente Picaro", curata da Maurizio Pirro e pubblicata dalla barese Graphiservice.
Vale la pena di indicare i titoli e gli autori dei singoli contributi:

  • Come il narratore si fa poeta. Le liriche di Günter Grass di Fabian Lampart
  • Tempo della storia e tempo della narrazione nella «Blechtrommel» di Maurizio Pirro
  • «Katz und Maus». Metamorfosi di genere di Roberta Bergamaschi
  • «Hundejahre». La scrittura contro la rimozione collettiva di Laura Benzi
  • «örtlich betäubt». Tra passato e presente, generazioni a confronto di Daniela Nelva
  • «Der Butt». Un principio maschile dalla bocca storta di Massimo Bonifazio
  • Cultura e parodia in «Das Treffen in Telgte» di Francesca Tucci
  • «I miei sogni a occhi aperti e chiusi capitano nell’anno di Orwell». L’elaborazione della crisi dell’Illuminismo nella «Rättin» di Michele Sisto
  • «Unkenrufe». La narrativa sepolcrale di Maria Grazia Nicolosi
  • «Ein weites Feld». La sincronia dell’asincronico di Monica Lumachi
  • «Mein Jahrhundert». Cento voci raccontano un secolo lungo di Stefania Sbarra
  • «Im Krebsgang». Storia e album di famiglia di Stefania Sbarra
  • «Solo quando lo scrittore si considerò un cittadino, i cittadini cominciarono a prenderlo in considerazione come scrittore». I saggi di Günter Grass di Marina Brambilla
  • Le opere teatrali di Günter Grass di Joachim Gerdes

Come potete vedere, questi saggi non si limitano alla classica "Trilogia di Danzica" (Die Blechtrommel, Katz und Maus, Hundejahre) che tanto ha fatto parlare di sè tra i germanisti e non solo, ma riguardano anche un periodo dell'opera grassiana che normalmente viene considerato di meno dal pubblico italiano, quello cioè che va dall'impegno politico nelle file dell'SPD (metà anni '60) fino alla fine degli anni '90/primi anni 2000, quando è uscita la raccolta Il mio secolo (Mein Jahrhundert). Non è un caso che nelle librerie e negli shop on line gli unici titoli grassiani che si trovano ancora, oltre al Tamburo e ai recentissimi Sbucciando la cipolla e Camera Oscura, siano Il passo del gambero (Im Krebsgang) e appunto Il mio secolo.
Devo ancora completarne la lettura, ma mi sembrano saggi di buona fattura e, quel che è meglio, danno un quadro completo ed esauriente dell'opera grassiana, senza tralasciare l'altro versante in cui il nostro eccelle, ovvero le arti figurative. In questo senso, una menzione speciale va IMHO al saggio di Fabian Lampart.
Comunque, un ottimo punto di partenza per chi volesse addentrarsi e orientarsi nel multiforme mondo creativo di Günter Grass.

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