venerdì 4 dicembre 2009

Michele Cometa: "Guida alla germanistica"

Lo sto provando sulla mia pelle. Biblioteche ed archivi non sono mai stati strumenti con cui è facile prendere confidenza. Se già si fa fatica ad accedere a risorse di catalogo nella propria lingua, figuriamoci cosa vuol dire costruire una bibliografia su un argomento in lingua straniera.
D'accordo, possiamo risalire ad alcuni dei titoli più importanti su un argomento X, ad esempio, cercando su Google, facendo preferibilmente precedere la ricerca telematica da un'analisi delle bibliografie degli altri saggi su X già in nostro possesso. Google però non è un santo e ha dei limiti, non ultimo il fatto che, data una chiave di ricerca, trova tutte - o quasi - le ricorrenze di tale chiave nell'intero mare magnum telematico. Alzi la mano chi ha pazienza di spulciare una ad una le migliaia di pagine che a volte possono risultare da una ricerca in Google...
A volte però la manualistica può darci una mano. Non credo sia facile trovare una guida for dummies per spulciare archivi, anzi, meglio sfatare ogni illusione: non esistono, almeno che sappia io, libri che spieghino in un linguaggio comprensibile termini incomprensibili ai comuni mortali come la classificazione Dewey, o importanti tecniche di sopravvivenza a bibliotecari a volte scortesi ai limiti dell'umanamente concepibile. Esistono però, e di questo dobbiamo ringraziare ancora una volta la manualistica Laterza, guide che fanno un sunto delle principali risorse bibliografiche e sitografiche relative ad argomenti di teoria, storia e critica letteraria. È il caso di Guida alla germanistica. Manuale d'uso di Michele Cometa, ordinario di letterature comparate presso l'università di Palermo e autore di numerosi saggi sulla cultura letteraria tedesca nell'ottocento (tra i vari titoli, oltre ad un manuale pubblicato nella collana di letteratura tedesca di Laterza, mi ripeto nella citazione di un interessante saggio posto come prefazione all'edizione Marsilio di Beim Vetters Eckfenster-La finestra ad angolo del cugino di E.T.A. Hoffmann).
Il manuale è del 1999 e risale perciò ad un periodo in cui internet, per quanto sviluppato, non aveva ancora la diffusione capillare di cui gode oggidì. Un manuale come quello di cui stiamo scrivendo aveva perciò ancora più senso perché, non essendoci ancora grande confidenza con strumenti come i motori di ricerca e non esistendo ancora social network e forum (strumenti per eccellenza del tam-tam telematico) paragonabili a quelli odierni per dimensioni e funzionalità, trovare risorse o fonti di risorse poteva essere poco agevole e avrebbe richiesto molti sforzi in più.
Ora che i mezzi tecnologici si sono evoluti ed è più facile accedere a cataloghi, fondi e riviste on line etc. , la situazione è certamente meno ostica. Resta però un problema di primaria importanza: se si hanno tra le mani mezzi efficaci come la consultazione degli archivi e internet ma non si sa come adoperarli, ogni sforzo può risultare vano. La questione risulta difficile tanto più se si pensa che spesso tra gli studenti universitari - contrariamente a quanto succede in altri ambienti accademici, per quanto ho potuto direttamente constatare - il gusto per la ricerca di materiali specifici, e il conseguente scambio brulicante di competenze e risorse, pare non aver luogo nemmeno in vista della tesi della triennale. A maggior ragione è utile avere tra le mani un libro come quello di Cometa: chiaramente il testo non insegna come far lavorare il pc o il bibliotecario al proprio posto, ma consente di avere una bussola, dei punti di riferimento essenziali per potersi affacciare nel mondo della germanistica, costruire una bibliografia ragionata, scrivere tesine, recensioni e saggi brevi con cognizione di causa e, last but not least, anche per pensare ad un soggiorno di studio in Germania.
Speriamo che altri aspiranti germanisti si accorgano di questo manuale e ne facciano uso: scommetto che ne trarranno giovamento!

2 commenti:

  1. Caro Tonno, se posso suggerire: "Come preparare un tesi di Laure" di U. Eco :-D

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  2. Oh beh, quello, caro Empedocle, è un classico,anzi, IL classico! Molto utile a livello per così dire redazionale e di organizzazione e rielaborazione dei materiali.
    C'è da dire però che non ti dice dove andare a recuperare ciò che può servirti, e in questo caso il libro di Cometa fa proprio al caso mio!

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